Botanica Farmaceutica e Fitochimica
Biopesticidi
A conferma del ruolo ecologico svolto nelle piante, ci si propone di valutare l’efficacia di oli essenziali, estratti e metaboliti secondari isolati come inibitori di vettori di importanti malattie e/o come biopesticidi a basso impatto ambientale e privi di tossicità per l’uomo da impiegare in agricoltura.
Docenti di riferimento
(Maggi F.)
Chemotassonomia
Lo studio chemotassonomico costituisce un approccio razionale all’identificazione di nuovi composti attivi da utilizzare in medicina così come in agricoltura. In tale ambito si inquadra l’attività di ricerca volta ad integrare con i dati chimici l’impianto sistematico delle piante superiori definito in base ad aspetti morfologici, molecolari e filogenetici.
Docenti di riferimento
(Maggi F.)
Composti bioattivi da piante medicinali e aromatiche
La ricerca di composti naturali bioattivi è uno dei pilastri della Biologia Farmaceutica in quanto le molecole naturali sono considerate importanti composti guida (lead compounds) nello sviluppo di nuovi farmaci. L’attività di ricerca riguarda lo studio di piante aromatiche e medicinali spontanee o coltivate dell’Italia (Alpi, Appennini e Isole Maggiori) e di altri Paesi come Spagna, Francia, Slovacchia, Turchia, Iran, Algeria, Camerun, Madagascar, Argentina come fonti di oli essenziali, iridoidi, flavonoidi, acidi fenolici, naftochinoni, sesquiterpeni, diterpeni, felipropanoidi, poliacetileni ecc. Tali piante sono state individuate in base agli usi nella medicina tradizionale dei vari Paesi o per il fatto di essere state poco studiate per il loro contenuto di metaboliti secondari. Esse sono state caratterizzate da un punto di vista fitochimico e biologico, e sono stati isolati i composti principali con la convinzione che la biodiversità vegetale continua a fornire all’uomo nuove sostanze bioattive da utilizzare in diversi ambiti.
Docenti di riferimento
(Maggi F.)
Nutraceutici
Tuberi, frutta e verdura costituiscono una fonte di composti bioattivi privi di tossicità per l’uomo visti gli usi che se ne facevano attraverso i secoli nell’alimentazione. Inoltre, molte piante utilizzate a livello alimentare sono state poco studiate da un punto di vista fitochimico, in particolare per quanto riguarda i metaboliti secondari. In questo ambito si inquadra l’attività di ricerca volta a identificare nuovi composti bioattivi (nutraceutici) in tali fonti.
Docenti di riferimento
(Maggi F.)